Nella spasmodica ricerca di traffico per il proprio sito web o per cercare di ottenere dei backlink, in molti siamo inciampati nel cosiddetto Comment Marketing.
Come si può facilmente dedurre dalla definizione, sto parlando dell’attività di scrivere commenti ai post su blog personali o aziendali e, correggetemi se sbaglio, in molti abbiamo ritenuto che questa potesse essere una tattica di link building con la quale, in breve tempo, avremmo potuto beneficiare di traffico e di link juice.
Ma le cose non stanno proprio così, chiunque può commentare i post di un blog, ma questo non significa fare Comment Marketing, anzi gli algoritmi di Google cercano, e con discreto successo riescono ad identificare questo tipo di attività, considerandola alla stregua di puro spamming. Inoltre, da tempo i blogger, su suggerimento di Google, impostano i link con l’attributo “rel” a “nofollow“, indicando ai motori di ricerca, che il collegamento ipertestuale, non dovrebbe essere ne seguito ne dovrebbe passare ranking.
Allora dimenticatevi di commentare “Ottimo post“, oppure “Sono completamente d’accordo con te” o ancora “Grazie per questo post“, in definitiva si tratta di commenti che non aggiungono nulla alla discussione sui contenuti del post e fanno chiaramente comprendere che sono stati scritti soltanto per ottenere un qualche beneficio in termini di traffico o di link juice. A quel punto, sarà il blogger stesso, che moderando i commenti, bannerà questi contenuti o nella peggiore delle ipotesi, sarà Google stesso che penalizzerà in qualche misura il sito web che intendevamo spingere in maniera così ingenua.
Comment Marketing
Il Comment Marketing si basa sulla condivisione di opinioni, pareri, esperienze ed incoraggia l’interazione fra i navigatori. Questa tecnica, se fatta con continuità, consente di costruire una forte presenza personale, in grado di attirare traffico al nostro sito web. Si tratta di una tecnica che di questi tempi è spesso sottovalutata o poco considerata persino dai professionisti del web marketing, ma che può essere assimilata ad una vera e propria attività SEO e che può portare benefici persino per il marchio che si sta rappresentando, migliorandone la brand reputation.
Per poter sviluppare questa tecnica in maniera efficace, occorre lavorare con metodo e costanza, ed io lo faccio rispettando alcune regole che mi sono imposto e che vorrei condividere con voi.
Personal Branding
Bisogna metterci la faccia e non solo, curando con attenzione la propria immagine sul web. Per me è la prima cosa da fare e per farlo utilizzo Gravatar, un servizio che permette di associare un’immagine ad un indirizzo email. Ogni volta che commenteremo utilizzando quella email, sarà mostrato il nostro avatar, con il vantaggio non indifferente di agevolare l’associazione immagine/nome rafforzando il riconoscimento e la fiducia nei nostri confronti. Trattandosi di un’attività che richiede tempo a scapito di altre attività lavorative, è consigliabile non sprecarla in commenti poco funzionali e che non porteranno alcun vantaggio al nostro personal branding.
Ricerca, Selezione e Archiviazione
La ricerca, la selezione, l’archiviazione e la gestione dei blog da commentare è l’attività preliminare al Comment Marketing. Nessuno ci obbliga a commentare un articolo ed allora perché commentare qualsiasi post, su qualsiasi argomento? Io, ad esempio, non mi ritengo un tuttologo e preferisco lasciare commenti solo quando ciò che scrivo è valido e di supporto al post e solo quando il blog tratta di argomenti attinenti al mio lavoro, alle mie esperienze e ovviamente al mio sito web. I blog da commentare li archivio utilizzando un lettore RSS, registrandomi al feed e, se presente, anche al feed dei commenti, in questo modo posso seguire una conversazione che mi interessa e eventualmente parteciparvi. Una costante manutenzione di questa lista mi permette di seguire i blogger che producono contenuti di qualità, tralasciando eventualmente quelli che lo facevano ed ora non lo fanno più. Per completare questo aspetto, una lista ideale dovrebbe contenere blog che pubblicano spesso, hanno un elevato volume di traffico e con argomenti attinenti alle nostre competenze.
Restare in tema e qualità dei commenti
Il Comment Marketing se fatto bene, si può assimilare alla pubblicazione di un guest post e come tale va scritto, restando in tema con l’argomento trattato nell’articolo. Si può essere d’accordo con l’autore ed allora il commento può proporre un valore aggiunto all’articolo, può indicare la visione di un diverso punto di vista oppure si può essere in disaccordo con la tesi espressa nel post e portare alla discussione la propria opinione. In ogni caso, contenuti e link contestuali debbono portare un reale beneficio alla discussione, senza essere banali e quindi inutili. Se nel corpo del commento è utile o addirittura necessario postare un link, fatelo, ma che sia utile. Vi piacerebbe che commentando un vostro post un lettore infarcisca il contenuto di keywords e link solo per fare del comment marketing?
Attenzione alla sintassi ed all’ortografia
Così come per un articolo da pubblicare sul mio sito, anche per i commenti mi concentro molto sulla forma, cercando di evitare errori di sintassi e di ortografia, rispettando la modalità di stesura del post e dei commenti, usando un linguaggio ed un tono formale o informale in stile con il post. Ogni volta che posso, cerco di curare la leggibilità di quello che commento formattando il testo, utilizzando il grassetto o il corsivo, suddividendo il commento in paragrafi o punti, per rendere i contenuti più leggibili e scorrevoli.
L’educazione innanzi tutto
Quando si entra in una conversazione, in fondo quest’è il commento ad un articolo, bisogna sempre ricordare che si è ospiti di altri e partecipi di un piccolo miracolo di civiltà, pertanto bisogna in modo deciso evitare maleducazione, ira, superbia e turpiloquio evitando di offendere l’autore dell’articolo o gli altri commentatori. E per finire, evito come la peste di scrivere tutto in maiuscolo, se lo scopo è quello di farsi notare, lo avremo certamente raggiunto, ma in maniera negativa, facendo solo innervosire l’autore e chi legge e commenta l’articolo.
Per completare questo elenco avrei voluto aggiungere un ultimo punto, che avrei titolato “perseveranza”, ma mi è sembrato inutile. Come tutte le attività legate alla SEO, il Comment Marketing è un percorso lungo e difficile, da effettuare con perseveranza appunto, che richiede tempo, applicazione e attenzione. Attenzione, perché, come suggerito da Matt Cutts, in uno dei suoi innumerevoli video, questa del Comment Marketing non deve essere utilizzata come la sola o la più importante strategia di link building, pena la penalizzazione di Google per spamming.
Sono curioso di conoscere la tua opinione. Sei d’accordo con le mie idee sul Comment Marketing? Ogni quanto “rubi” del tempo prezioso per portare avanti questa tecnica di link building? Ritieni utile commentare i blog o gli articoli di siti tuoi concorrenti?
Sii mio ospite, la sezione dei Commenti è proprio qui sotto. Aspetto un tuo commento!
Alessandro Di Somma
Alessandro Di Somma rappresenta la Web Napoli Agency che si occupa della realizzazione e del restyling di siti web, a Napoli e provincia. È un appassionato blogger che scrive su diversi argomenti, tra cui tecnologia, web design e marketing online.